Come nasce una canzone da una pagina di diario
Diario 2015
“Costruisco in continuazione un puzzle che alla fine non si realizza mai. Manca sempre qualche cosa. Non trovo i pezzi del bordo che potrebbero darmi un’idea della misura del tutto e mostrarmi che tutti gli altri pezzi possono trovare il loro posto all’interno della cornice.
Se cosí fosse non perderei troppo facilmente il coraggio anche quando tutto potrebbe sembrarmi confuso. Allora non diventerei insicura se il pezzo che ho in mano appartiene a questo puzzle, oppure non sò in quale direzione poterlo mettere.
Sento che la creatività dentro di me si esaurisce perché sono sempre più confusa. Non sò piú dove andare. E da dove vengo?
Ed anche se un pò lo percepisco non voglio fare altro che dormire …
Per quanto andrá ancora bene?
Cerco in continuazione di contare e di fare ordine tra i miei pezzi del puzzle, ma non finisco mai…”
Durante il lockdown (Covid) 2020 mi sono occupata come passatempo a costruire puzzle. Cosí facendo ho riflettuto sulla mia vita. Ad un certo momento mi sono ricordata di questa pagina del diario. Allora si é sviluppata la seguente canzone.
“Puzzle” é in stile Irish-Folk (“reel”), vivace e ritmica, e mi tira su cantandola, non solo attraverso le parole ma anche con la sua melodia.
L’ho tradotta per voi, ma ancora non è cantabile in lingua italiana.
PUZZLE
La mia vita é come un “puzzle”,
ha centinaia di pezzi.
Ho tanti amici che mi sostengono,
peró il “puzzle” lo devo fare da sola.
Vedo davanti a me il grande numero
dei pezzi nelle forme più bizzarre
e mi chiedo ogni volta per ogni pezzo
dov’è il suo posto.
Se avessi almeno giá concluso il bordo
con i quattro angoli,
allora saprei in che direzione muovermi
e potrei capire come orientarmi.
Allora saprei anche quanto é grande e largo
e dov’é l’alto e dov’é il basso.
La cornice mi darebbe siccurezza,
non mi sentirei tanto persa.
Ora prendo in mano pezzo per pezzo,
lo devo guardare ed ordinare,
lo devo girare e rigirare
e provare sempre di nuovo.
E se mancasse soltanto il pezzo più piccolo,
quello grigio, quello poco appariscente,
allora tutto il disegno non si realizzerebbe.
Ho bisogno veramente di tutti i pezzi!
Siano neri, bianchi, colorati, grigi,
storti o dritti:
anche se al puzzle non importa niente,
sono io che alla fine ho bisogno di tutti.
Gery De Stefano 2020
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