
Murale di Bansky
Nelle settimane e nei mesi scorsi, che sono caratterizzate da discordie, ingiustizie, disastri e guerre, mi sono ricordata di una mia canzone che avevo scritto in un tempo turbolento come quello di oggi. Di ció vi voglio raccontare.
All’inizio degli anni 1980 hanno avuto luogo a Bonn, la nostra cittá di allora, varie grandissime manifestazioni con diverse centinaia di migliaia di partecipanti contro l’armamento nucleare e il continuo pericolo di guerre, ma anche per un impegno più grande in politica e nella società. Si doveva intervenire in qualche modo!

Ero combattuta: dovevo impegnarmi anch’io con tutte le mie forze in questa protesta? Ma cosa fare dei figli? Che cosa sará con i miei compiti quotidiani? Dov’è il mio posto? Per quale scopo investiró le mie forze? Che cosa vale di piú?
Sono diventata pessimista e confusa.
In questa situazione ho sentito una frase: “che tutti trovino la loro dimora in te, Signore.”
Allora ho rivolto tutte le mie domande a Dio.
inciso durante un concerto a Bonn, il 21.04.2013
senza patria
a volte non so più dove appartengo,
a volte penso soltanto: qui non c’entro,
a volte dico: questo paese non è mio,
a volte mi sento senza patria,
senza patria
a volte non vedo altro che lo sporco per strada,
a volte non sento che rumori e chiasso,
a volte mi vergogno d’avere un piatto colmo,
a volte mi sveglio durante la notte tutta sudata,
aaaahhh, senza patria
a volte penso che dovrei marciare per la pace,
a volte ho il desiderio di una bomba nel pugno,
a volte la minaccia atomica quasi mi paralizza,
a volte mi sale dentro lo schifo di questo mondo,
——–
a volte mi sento lacerata da su in giù,
a volte non ne voglio sapere e dico: ma che senso ha,
a volte sto bruciando, a volte piango apertamente,
a volte ci vedo tutti già persi e rimango a letto.
Mi puoi capire?
Mi senti? Mi sopporti?
Hai mai sperimentato una cosa simile nel tuo mondo?
Vuoi stare con me e non abbandonarmi?
Posso fidarmi di te?
Avrai un posto per me da te, anche se io stesso spesso non so da che parte stare?
Sii tu la mia dimora!
Testo e musica: Gery De Stefano
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